Il disegno è un’attività importante a tutte le età della vita e nella prima infanzia acquista un valore particolare perchè è espressione dello sviluppo psicomotorio del bambino. Psicomotorio proprio perchè corpo e mente si sviluppano contemporaneamente e reciprocamente. In un primo tempo il disegno è un’attività motoria molto gradevole con il piacere di produrre tracce visibili, in un secondo momento il disegno diventa descrittivo ovvero imita le proprietà delle azioni degli oggetti. La forma e la disposizione dei tratti inoltre ci parlano del temperamento del bambino e del suo stato d’animo di quel momento (Arnheim).
Per favorire un approccio spontaneo e favorevole all’apprendimento autonomo del bambino, il genitore deve predisporre l’ambiente e accettare la comparsa di qualche scarabocchio per casa. Si puó iniziare col mettere a disposizione del bambino matite o gessi colorati e una parete bianca in cui lasciare libero il bambino di sperimentare. Si possono appendere al muro fogli in rotolo o da pacco.
Durante l’attività il bambino non va lasciato solo e il genitore deve interferire il meno possibile: un errore molto comune è presumere che il bambino voglia rappresentare un soggetto ma non riesca. Niente di più sbagliato! Il bambino Inizialmente è incuriosito dal materiale e vuole scoprire cosa può farne. Inizierà forse assaggiandolo, poi manipolandolo ed infine lo userà sulla superficie scoprendo che lascia una traccia. Il genitore può in un primo tempo affiancare un bambino titubante, disegnando linee e mostrandogli come il genitore usa il materiale, pronto a farsi da parte appena il bambino avrà acquisito fiducia e sicurezza per fare da solo.
L’attività grafica in un secondo momento (A partire dai due anni circa ma ogni bambino ha i suoi tempi) è caratterizzata da due aspetti: il primo è l’elaborazione dell’esperienza, ovvero un momento in cui il bambino emette suoni, parla con se stesso, si concentra. In questi momenti il genitore non dovrebbe disturbarlo. Il secondo aspetto invece è di tipo relazionale, disegnare insieme diventa un gioco tra genitori e figli. Ed allora lasciatevi guidare dal piccolo maestro, scarabocchiate e disegnate, prendendo seriamente l’attività. Il bambino sta costruendo autostima, è importante che i suoi primi passi nel mondo dell’arte non siano giudicati “pasticci” o “brutti”. Non cadiamo nell’errore di voler insegnare al bambino come si disegna mostrandogli “come si fa” oppure decidendo per lui i colori da usare. Tipicamente si sente dire “adesso ti disegno un albero” oppure “prendiamo il verde perché le foglie sono verdi”. Con queste frasi si anticipa troppo il periodo “realista” del bambino che matura spontaneamente intorno agli 8/9 anni. Accogliamo con benevolenza alberi fucsia, nuvole verdi e tutto quello che produce la fantasia del bambino poiché il disegno è la capacità di giocare e trasformare la realtà, non quella di farne una copia fedele.
I primi segni che il bambino lascerà sono linee e puntini e successivamente scoprirà la linea curva come queste linee.
Ricordiamoci di non commentare mai negativamente quello che fa il bambino, nemmeno lodarlo eccessivamente. Piuttosto incoraggiamolo a muoversi o a calmarsi, rispettando i suoi tempi e la sua modalità di approccio. Invitiamolo a rispettare i confini dello spazio che gli abbiamo riservato, avendo l’accuratezza di lasciargli almeno un metro quadrato o l’equivalente dell’apertura delle sue braccia. Per il bambino infatti è molto importante poter compiere movimenti ampi.
Il disegno del bambino infatti nasce dal movimento del corpo e gradualmente acquista un significato di rappresentazione. Aiutiamolo a vedere la corrispondenza tra il movimento del suo corpo e la traccia che ha lasciato.
Alcuni consigli pratici:
1 – Limitare nel tempo l’uso di matite e gessi, quando il bambino si stanca o cerca altri giocattoli, riporre i materiali.
2 – Dare al bambino colori facilmente lavabili, ce ne sono molti in commercio a base d’acqua che non lasciano alcuna traccia sui tessuti e superfici.
3 – Il bambino cercherà di usare il materiale su superfici diverse per vedere l’effetto che fa, controllate prima se nella stanza sono presenti oggetti o mobili assolutamente da non sporcare, eventualmente toglieteli, copriteli o sorvegliateli.
4 – Ricordiamoci che lo sviluppo del disegno segue alcune tappe fondamentali, proprio come è avvenuto per il camminare. Per esempio il disegno della figura umana si completa intorno ai 5/6 anni. Evitiamo pressioni e ansia da prestazione.
5 – Divertitevi con lui!